Chi è stato il primo vero celebre chef e direttore F&B nella storia?

14th May 2018
Chi è stato il primo vero celebre chef e direttore F&B nella storia?

E’ forse il personaggio italiano più famoso mai esistito. La maggior parte delle persone lo conosce per le sue famose opere come La Gioconda (o “Monna Lisa!”, in inglese) e l’uomo Vitruviano, ma non molti sanno che Leonardo Da Vinci è stato anche un appassionato ristoratore e che ha trascorso oltre 30 anni della sua vita alla guida del team “Food & Beverage” di una corte reale milanese. Inoltre sono stati scoperti interi volumi di ricette e suggerimenti per la cucina scritti proprio dall’artista.

Molti studiosi ritengono che il misterioso Codice Romanoff, una raccolta di documenti che si dice sia situato in ​​Russia presso il Museo dell'Ermitage, possa essere attribuito a Da Vinci ed è in questi scritti nel quale si possono trovare le sue ricette. Si dice che siano stati scoperti pensieri sull'etichetta di comportamento da seguire durante i pasti e invenzioni di dispositivi per ridurre il lavoro durante la preparazione del cibo.

Prima di Gordon Ramsay ...

La prima iniziativa formale di Da Vinci nel mondo culinario si colloca nelle vesti di cuoco e di fattorino in una taverna di Firenze chiamata Tre Lumache sul famoso Ponte Vecchio. Come succede in molti casi quando si inizia a lavorare in qualcosa che appassiona, Da Vinci ha aperto il suo ristorante, Le Tre Rane di Sandro e Leonardo in collaborazione con il buon amico, l'artista Sandro Botticelli.

Così appassionato dalle arti culinarie, che da 30 anni, Da Vinci abbraccia l’appellativo di "Gran Maestro di feste e banchetti" datogli dalle corti reali degli Sforza di Milano che governarono l'Italia durante il Rinascimento.

Durante il suo periodo con gli Sforza, Da Vinci era estremamente produttivo e creativo nell’ambito culinario. Sebbene la data esatta non sia nota, Da Vinci ha progettato quella che lui chiama la sua 'Rivoluzionaria credenza' (nella foto sopra *) per la moglie del Duca di Milano, Ludovico Sforza, Beatrice d'Este.  Una stazione per il buffet che aveva su entrambi i lati contenitori incorporati per il gelato, il vino e per il succo d'arancia e al centro una piastra calda.

Oggi è possibile dire che i moderni allestimenti a buffet siano versioni più elaborate di questo ingegnoso concetto. Ciò che Da Vinci ha progettato è stato essenzialmente quello che ora chiamiamo Coffee Break-out; una stazione a buffet che ha funzioni intercambiabili per il mantenimento caldo di tè e caffè, il mantenimento freddo di succhi e altre bevande e funzioni di riscaldamento per servire torte e pasticcini.

Più tardi, nel 1491, Da Vinci progettò un barbecue a legna (nella foto sopra *) per il duca Ludovico Sforza che è essenzialmente lo stesso modello di barbecue che viene prodotto ancora oggi in Italia.

Probabilmente la più grande impresa che è nata durante il suo periodo di lavoro come direttore F&B per gli Sforza, è stato il dipinto dell’Ultima Cena. Si può dire che sia uno dei dipinti più famosi del mondo. Fu commissionato dal duca Ludovico Sforza e curiosamente, il piccolo vigneto con cui Sforza pagò Da Vinci per l'Ultima Cena, si trova proprio accanto al luogo in cui il dipinto si fermò definitivamente (e dove può ancora essere visto oggi), nel Convento di Santa Maria delle Grazie a Milano. Il vigneto è stato recentemente restaurato in tempo per l’EXPO 2015, reimpiantato utilizzando le varietà originali di uva Malvasia, che sono state trovate, sopravvissute a varie guerre e incendi.

Possiamo, dunque, aggiungere alla lunga lista di professioni del grande artista anche quella di enologo.

Per tutta la sua vita, Da Vinci è stato un tuttofare e, certamente, è stato capace di eseguire ogni professione che ha intrapreso, con un’incredibile capacità e con un talento unico. Ma qui a La Tavola, ci piace pensare che l’arte culinaria e la cucina stessa abbiano avuto un posto speciale nel suo cuore. Sarebbe stato orgoglioso di sapere che il suo buffet, creato nel lontano 1400, è stato affinato ed è ancora oggi in uso negli alberghi di tutto il mondo!

La Tavola è certamente orgogliosa di seguire le orme di questo grande maestro. Cerchiamo sempre di aggiornarci e migliorare il nostro concetto di buffet, inglobando due caratteristiche che crediamo rispecchino il vero spirito italiano: creatività e innovazione.

 
* Immagini aggiuntive per gentile concessione di 'Routh, J & S. 2010, Nota di Cucina di Leonardo da Vinci, Edimond, Città di Castello (PG) Italia'.